Il gruppo e il consiglio di classe
Sono rari i consigli di classe che riescono a costruire intenzionalmente un discorso interdisciplinare; questo non per le scarse attitudini dei docenti o, almeno, non sembra questa la principale causa del fallimento dell'interdisciplinarietà dell'insegnamento. E' possibile, invece che gli insegnanti non riescano ad apportare nella scuola miglioramenti significativi per scarsa formazione personale alla gestione di gruppi..
Il gruppo di incontro all’interno del consiglio di classe può favorire il miglioramento dei rapporti fra docenti e rappresentanti dei genitori e degli alunni, se in un piano di apertura e disponibiltà reciproca la comunicazione viene rivolta alla crescita degli alunni, basandosi sulla necessità di riconoscere i loro bisogni educativi. Svolgendo così il compito di indirizzare verso la maturazione psicologica e spirituale ogni ragazzo spingendolo a scoprire la sua concreta possibilità e capacità di scelta. In un processo di orientamento a lungo termine ciò significa insegnare a individuare la vocazione personale, e incoraggiare a rispondere ad essa. L' orientamento educativo non costruisce persone da inserire nel mondo ma solo offra qualche strumento in più per imparare a vivere nella complessità contraddittoria del mondo che ci circonda.
Le esperienze dei gruppi di incontro nei consigli di classe sono state approntate con lo spirito di inserire nel gruppo un conduttore con il ruolo di paciere e cioè di colui che, privo di interessi personali nel contesto, da o toglie la parola e tende ad armonizzare la discussione proponendo come minimo tre elementi nell'agevolare la discussione e nel suparare i conflitti:
1 cercare di far entrare uno nel punto di visto dell'altro
2 sintetizzare e riassumere per chiare e circoscrivere i problemi per questa via resi oggettivi
3 non avere fretta nel giungere a conclusioni ed assumersi la responsabilità dell'andamento della riunione ( messa a terra dell'impianto di relazione).
Con grande sorpresa accade che la soluzione si trovi subito dopo che il consiglio è finito, propiro perchè la caduta della tensione confliggente libera la fantasia e conduce all'intesa.