BUONO D'ORDINE VOLUME COUNSELING SCOLASTICO
AREZZO 20 FEBBRAIO
CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI REFERENTI SU
LA
PROGETTAZIONE ANTIBUROCRATICA NELLA SCUOLA.
Ha preso il via il corso di formazione per la progettazione di
interventi antiburocratici nella scuola.
La relazione iniziale, tenuta dal Prof. Vincenzo Masini, ha posto
l’accento sulla grandi quantità di provvedimenti emanati per la scuola
che, a causa dell’intermediazione burocratica, non hanno consentito la
realizzazione e l’implementazione di effetti stabili di miglioramento
nelle scuole.
E’ stato poi presentato il modello di counseling antiburocratico
proposto da PREPOS. Esso essenzialmente consiste nell’individuare
percorsi e strategie di semplificazione nella attuazione di progetti e
processi di sviluppo di miglioramento della qualità educativa,
relazionale e dell’apprendimento nella scuola.
La via antiburocratica è l’esatto contrario della superficialità e
dell’imprecisione. Essa richiede l’assunzione in prima persona di
responsabilità e di automotivazione nell’agire sociale.
Ciò che il burocrate, con il suo tipico disturbo di personalità
passivo-aggressiva, vanta è la seria attenzione alle leggi ed ai
regolamenti che è, a tutti gli effetti, la pedante ricerca di ostacoli
per impedire il miglioramento e perpetuare un inumano conservatorismo
formale in un ambiente, come quello della scuola, che richiede la
massima attenzione alla novità rappresentata dagli atteggiamenti dei
giovani.
La proposta del counseling antiburocratico si fonda sulla accurata
attenzione alle concrete esigenze dell’educazione e della didattica,
anche personalizzata, aggirando con abilità le resistenze presenti nella
struttura e garantendo a chi si automotiva in questi processi di
miglioramento adeguati meccanismi di difesa (psicologici, sociali,
relazionali e giuridici) di fronte agli attacchi demotivanti delle
strutture burocratiche che agiscono in funzione della conservazione del
loro potere.
I meccanismo di potere della burocrazia sono infatti quelli
dell’inerzia, ovvero il potere di trattenere il cambiamento e di
trasformare qualunque attività in sforzo eccessivo con aumento di stress
nei potenziali attori del miglioramento e con effetti di aborto delle
iniziative e di burn-out per gli iniziatori.
Il potere che si fonda sull’inerzia ha poi come corollario la
trasformazione del diritto in favore e la conseguente attivazione di
meccanismi di “do ut des”. In cambio di una dovuta facilitazione di una
pratica il burocrate accampa poi il diritto a chiedere una contropartita
in termini relazionali o sociali.
La dimensione del pensiero burocratico e dell’atteggiamento burocratico
non è solo tipica delle amministrazioni poiché è entrata all’interno dei
modelli di comportamento di tutte le professioni mettendo in ombra le
potenzialità creative e innovatrici e preferendo una interminabile
stagione di “protocolli” e “procedure” pianificate con cura con la
pretesa che esse possano esaurire la totalità dei problemi umani
all’interno dei sistemi.
Nel sottosistema scolastico l’esito è paralizzante sia per mancanza di
spazi reali di iniziativa sia per la sensazione che i docenti, con
vocazione educativa, hanno di essere sempre sul filo dell’illecito.
Ai corsisti iscritti è stato proposta una autoanalisi mediante scheda
valutativa del “tempo perduto” in burocrazia. Tempo sottratto al lavoro
di educazione e di insegnamento a cui sono professionalmente chiamati.
I quattro moduli previsti nel progetto, che saranno svolti dai dott.
Emanuela Mazzoni, Lorenzo Barbagli, Manuela Naccari riguardano:
1) la motivazione degli studenti e i loro coinvolgimento verso i
tradizionali progetti (orientamento e formae mentis, bilancio delle
competenze, peer education, consulte studentesche, accoglienza, gestione
delle assemblee, prevenzione del bullismo, educazione alla non violenza,
educazione alla salute, prevenzione del disagio e della droga,
comunicazione educativa, comunicazione didattica, didattica
personalizzata, formazione al metodo di studio, laboratori di recupero,
circoli di studio, riunione dei bocciati, obbligo formativo).
2) I meccanismi di difesa dai modelli burocratici e dalle relazioni che
attentano i sentimenti e i valori degli antiburocrati (oppressioni,
intimidazioni, squalifiche, seduzioni, demotivazioni, istigazioni,
imbrogli e manipolazioni)
3) La gestione delle relazioni antiburocratiche (integrazione,
complementarità, mediazione, incontro, riconoscimento, dialogicità e
disponibilità) e il riconoscimento delle relazioni burocratiche
(equivoco, insofferenza, delusione, logoramento, evitamento, fastidio e
incomprensione)
4) Le strategie di miglioramento relazionale nelle classi e tra
colleghi.
La segreteria di PREPOS
Presentazione del volume "Il counseling scolastico" Edizioni Prevenire è
Possibile
,
http://www.prepos.it/pubblicazioni.htm
Il contagio del burocratismo nella scuola
Il pianeta scuola rappresenta un terreno di grande importanza per le
dimensioni applicative del counseling. La crisi di senso che la scuola
sta attraversando è strettamente collegata alla crisi personale e
motivazionale degli adulti che nella scuola lavorano.
Il processo di burocratizzazione è talmente implementato che è
praticamente impossibile il rinnovamento scolastico per via
istituzionale: i numerosi processi di cambiamento attivati per via
gerarchica si sono progressivamente spenti perdendo efficacia nella loro
amministrazione concreta.
La demotivazione spesso assume anche le caratteristiche di un disturbo
di personalità passivo aggressivo che rappresenta una modalità di
protesta implicita nei confronti dell'istituzione. Tale disturbo si
manifesta come un danneggiamento personale e relazionale attuato
mediante l'accettazione di responsabilità che vengono lasciate andare a
male nella loro realizzazione. Gli esiti sono lo scaricabarile,
l'attenzione ai processi formali e non al senso autentico delle azioni,
l'obbedienza ai protocolli, la delega, ecc. con perdita di efficacia del
lavoro educativo e della motivazione verso i giovani.
Per questo motivo anche gli interventi più motivati non riescono a
produrre cambiamento, innovazione e miglioramento perché si scontrano
con processi ormai automatici che costringono in posizioni marginali.
Uno dei segni attuale di questa caduta di senso è la difficoltà, o la
vera e propria incapacità, di fronteggiare fenomeni come la violenza o
il bullismo. Intendendo questi fenomeni come una conseguenza
ribellistica alla burocrazia della scuola si può comprendere come la
risposta dotata di senso sia solo l'educazione alla non violenza, nella
sua qualità di valore da perseguire al fine di migliorare se stessi e
l'umanità. I giovani hanno bisogno di essere protagonisti poiché se il
giovane non lotta per conseguire uno scopo superiore a quello che è
tranquillamente a portata di mano egli non sarà in grado di superare gli
ostacoli che gli si frappongono nel passaggio dalla adolescenza alla
maturità.
La duttilità del counseling può aiutare e sostenere l'istituzione
scolastica costruendo isole di sopravvivenza dei processi educativi
mediante l'attuazione di progetti per uscire dai circoli viziosi
burocratici.
L'esperienza maturata negli anni da parte del progetto "Prevenire è
Possibile" ha permesso di costruire modelli di intervento semplici ed
efficaci, differenziati a seconda dei bisogni, a cui sottende una
visione educativa centrata sul miglioramento delle persone e sullo
sviluppo delle loro potenzialità.
Nel volume sono contenute le attività proposte in questi anni e cioè:
- orientamento e formae mentis
- bilancio delle competenze
- peer education
- consulte studentesche
- accoglienza
- gestione delle assemblee
- prevenzione del bullismo
- educazione alla non violenza
- educazione alla salute
- prevenzione del disagio
- prevenzione della droga
- comunicazione educativa
- comunicazione didattica
- didattica personalizzata
- formazione al metodo di studio
- laboratori di recupero
- circoli di studio
- riunione dei bocciati
- obbligo formativo
- comunicazione aumentativa
- counseling psicomotorio
- counseling e disabilità
- consulenza organizzativa
- formazione agli insegnanti
- formazione personale ata
- aggiornamento
- Analisi degli staff
- Ottimizzazione dei talenti
- Gestione delle Risorse Umane
- Prevenzione e recupero dello Stress, del Burn-Out e del Mobbing
- cooperative learning
- gestione del clima relazionale delle classi
- educazione all'affettività
- educazione all'innamoramento
- progetti per genitori
- artigianato educativo
- counseling famigliare
- dialogo interculturale
- dialogo interreligioso
Queste azioni rispondono alla necessità di migliorare la qualità
relazionale, la qualità dell'apprendimento e la qualità educativa. Il
counseling scolastico si fonda sullo sviluppo dell'educazione affettiva
- relazionale a scuola, sulla comunicazione dei sentimenti e delle
emozioni mediante quel insieme di atteggiamenti e di tecniche utili per
ribaltare momenti di crisi, di incomprensione, di insofferenza, di
delusione, di evitamento al fine di scongiurare l'innesco di conflitti,
per mediarli e risolverli.
Questi diversi progetti sono stati sperimentati in questi 20 anni di
attività in più di 300 istituti scolastici e si propongono come
altrettanti accessi al sistema scolastico in questo particolare momento
di forte crisi. Lo slogan Prevenire è Possibile sintetizza un metodo ed
uno stile di aiuto alle persone nato dall'applicazione della psicologia
relazionale, della sociologia clinica e della pedagogia dei gruppi
rivolto alle nuove difficoltà educative che si presentano come difficili
sfide per insegnanti ed educatori.
Questo volume tenta di offrire sia ai counselor che agli operatori della
scuola intenzionati ad apprendere delle counseling skills alcuni
strumenti operativi per realizzare l'impresa di migliorare la scuola.
Prezzo di copertina 20€ + 2€ di spedizione
BUONO D'ORDINE VOLUME COUNSELING SCOLASTICO