COMUNE
DI FAVARA (AG)
Il processo di lavoro presso il Comune di Favara, che aveva già organizzato con
propri fondi la formazione di conduttori di gruppo di incontro nel corso
dell’anno 1999, affidando tale compito ai professionisti di Prevenire è
Possibile, ha raggiunto, nella realizzazione del progetto, alcuni importanti e
significativi risultati, anche sul piano della innovazione metodologica.
PRIMA FASE. L’avvio del processo, attraverso unità motivazionali di gruppo di
incontro, ha visto un alto numero di partecipanti (65) che sono stati sottoposti
al questionario di Artigianato Educativo, ne hanno appreso le tecniche di
compilazione e lo hanno utilizzato all'interno delle loro famiglie, scuole e
associazioni. Il test in questione (ampiamente utilizzato negli studi di qualità
percepita) è formato da 210 item che disegnano, all’interno del reticolo del
grafo a radar, le disposizioni dei soggetti circa i loro copioni di
comportamento centrati sulle emozioni di base. Il test è un efficace predittivo
dell’esposizione alla tossicodipendenza in ragione della attrazione verso alcune
droghe elettive, piuttosto che altre, a seconda dei tipi.
Tra i partecipanti ai 5 gruppi di incontro,18 adulti, con specifiche competenze
professionali e con una forte motivazione educativa, sono stati condotti, lungo
il percorso della PRIMA FASE, a comprendere la struttura delle relazioni
interpersonali critiche all’interno delle famiglie, utilizzando il concetto di
personalità collettiva famigliare (ottenuta dall’incrocio delle relazioni tra i
diversi grafi individuali) ed a valutare le linee di frizione interpersonale per
poi suggerire a ciascuna famiglia, con soggetti a rischio, il percorso più
opportuno ed efficace per uscire dalla loro crisi.
A seconda dei punteggi ottenuti nei diversi assi vengono individuati i punti di
forza e di debolezza della relazione famigliare e proposti itinerari di
cambiamento. La prima fase, gestita attraverso unità di gruppo di incontro e di
lezioni, è stata ultimata intorno al mese di marzo 2001 ed il gruppo si è
attivato per sensibilizzare ai problemi della prevenzione e dell’intervento sul
disagio le scuole e le associazioni presenti a Favara. Tale attività,
accompagnata dalla costruzione di tre spot televisivi, recitati dai componenti del gruppo di lavoro che
descrivevano le risposte tipiche del disagio giovanile agli interventi di
rimprovero, di gratificazione e di incoraggiamento espressi dai famigliari e
dagli educatori sono stati trasmessi ripetutamente
da una emittente di Favara e sono stati accompgnati da interviste al
responsabile del progetto Prevenire è Possibile, sia televisive che sulla
stampa. Ciò ha consentito di aprire la SECONDA FASE coinvolgendo nel lavoro
alcune famiglie favaresi che hanno partecipanto ad un percorso di formazione e
di analisi dei problemi della loro famiglia culminato nella due giorni di
giugno.
Tale percorso, che ha messo in moto un confronto nei gruppi tra le famiglie
ancora in corso e che ha mobilitato l’interesse di alcune scuole che
proseguiranno autonomamente nel progetto, è stato il luogo dove le tecniche di
lavoro in gruppo e le tecniche di elaborazione dei profili famigliari hanno
trovato la loro compiuta realizzazione consentendone
la replicazione da parte dei conduttori di gruppo formati attraverso altre
iniziative in programma organizzate con il supporto di iniziative di
volontariato.
TERZA FASE. La verifica è stata effettuata attraverso i colloqui personali con
le famiglie e con i figli sulla base delle domande di consultazione da queste
espresse e del gradimento delle risposte, analizzando i grafi famigliari e
proponendo percorsi di cambiamento circa la relazione con i figli, le modalità
di dialogo e di comunicazione educativa.