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INSERIMENTO PROFESSIONALE PER FASCE DEBOLI DELLA POPOLAZIONE

La scheda dei possibili interventi che PREPOS propone in ordine all’inserimento e ri-inserimento lavorativo è di seguito dettagliata per tipologie di attività, metodologie e strumenti sono da selezionare di volta in volta in risposta ai bisogni incontrati nel singolo utente del servizio.

Al di là di una terminologia etichettante solitamente usata per definire le varie classi svantaggiate o categorie deboli della realtà sociale (handicap, disabilità, diversamente abili come anche l’emarginazione sociale di ex-detenuti, ex-tossicodipendenti o le velate pressioni sociali a cui sono sottoposte le donne) preferiamo solitamente definire queste realtà “speciali” onde mettere in luce, senza giudizio, le differenze dalla cosiddette categorie “normali”.

In questo quadro teorico il nostro modello di intervento nasce dunque dalla presa d’atto delle differenti specialità delle persone e delle differenti problematicità di cui sono portatori, nel tentativo di offrire modelli di orientamento, ri-orientamento e inserimento professionale il più possibile individualizzati.

 

Le tipologie di attività per le categorie speciali

Dunque si individuano differenti percorsi di intervento che possono essere sviluppati in sequenza o in maniera disgiunta a seconda delle possibilità (determinate dei tempi, dalle risorse, dalle necessità del singolo utente del servizio ma anche dalle realtà territoriali o dalle contingenze):

a)      Orientamento professionale: sulla base della costituzione di un bilancio delle competenze del soggetto in formazione si procede ad eseguire uno o più colloqui di counseling in cui individuare le potenzialità su cui investire e parallelamente le debolezze formative;

b)     Formazione individualizzata: a seguito della consulenza orientativa si procede a sviluppare brevi percorsi di formazione sulle area deboli della persona, che possono essere sviluppate singolarmente o per gruppi omogenei di formazione.

c)      Percorsi di ri-orientamento professionale: prendendo avvio da una fase di bilancio delle competenze e della realtà del cliente si procede a ricostruirne la storia professionale attraverso cui individuare con lui le prospettive di riqualificazione. Da questo punto si provvede a erogare al cliente la necessaria formazione (in termini di struttura di personalità) per la realizzazione del nuovo percorso professionale che avrà individuato.

d)     Inserimento professionale: recepite in questo tipo di percorsi le precedenti attività descritte l’intervento di inserimento professionale si presenta più complesso e necessitante di tempi più lunghi. Alle fasi infatti di orientamento o ri-orientamento e di formazione ad hoc si affiancano infatti differenti momenti: la costruzione di patti sociali ed accordi di inserimento professionale con le realtà territoriali (sindacati, associazioni di categoria, aziende e simli) e tra esse; la costruzione di percorsi di tutoring e coaching individualizzato da parte dell’ente erogante la formazione e di mentoring (ed eventuale formazione dei mentor) interne ai contesti di inserimento; la realizzazione di specifici step formativi riguardanti alla formazione tecnica specifica del settore di inserimento; interventi (ove valutati necessari) negli staff di lavoro accoglienti il cliente del servizio mirati alla costruzione di abilità relazionali specifiche rispetto alla “specialità” del cliente.

 

Gli strumenti

Il bilancio delle competenze: nel nostro modello di intervento si attua tramite una fase di somministrazione del questionario di bilancio delle competenze di orientamento e di analisi degli stili professionali d leadership, la loro conseguente elaborazione ed il colloquio di restituzione con il cliente (uno o due colloqui a seconda delle necessità). Tempo complessivo medio 3h.

Il colloquio di counseling/coaching motivazionale: da un minimo di un colloquio nei casi più semplici ad un massimo di 4-5 è il primo step di formazione del cliente rispetto alle sue debolezze e necessità di crescita professionale. Può dunque assumere dunque i toni del coaching motivazionale e come nel caso della fase successiva di formazione (se necessaria) può svolgersi anche per gruppi omogenei.

Il gruppo di formazione: è un percorso di gruppo mirato all’inspessimento delle competenze necessarie ai gruppi (specifiche sui mestieri o trasversali come quelle comunicative, relazionali o di gestione del lavoro). Centrato sui processi di aumento della consapevolezza e della conoscenze e competenze.

Il gruppo di incontro: è questo invece un percorso di ricostruzione della dimensione relazionale interna della persona attraverso il confronto in una dimensione narrativa intergruppale. Necessario nei casi in cui ad una forma di “specialità” sia conseguente un particolare tipo di vissuto da ricostruire e risolvere. Può impostarsi su gruppi omogenei o eterogenei.

Il gruppo di lavoro: necessario per la costruzione e lo sviluppo dell’imprenditoriali nei singoli attraverso il gruppo, è dunque parallelo al percorso individuale di coaching motivazionale. Può impostarsi su gruppi omogenei o eterogenei.

 

Proposta di linee guida per un progetto di inserimento professionale matching azienda-operatore

La progettazione potrà essere rivolta non solo alle fasce deboli ma anche all’azienda pubblica o privata che ospiterà tali operatori. In tal caso l’intervento potrà essere articolato in tre momenti distinti:

1. Il primo momento sarà dedicato all’analisi di clima degli staff aziendali che andranno ad accogliere la persona da inserire. Tramite gli strumenti di PREPOS sarà analizzata la tipologia di gruppo dello staff, la struttura del gruppo e le sue regole implicite. Tali dati saranno successivamente discussi in focus group di staff con l’obiettivo di preparare il gruppo all’inserimento del nuovo operatore. Tali dati saranno anche determinanti per poter raggiungere efficacemente l’obiettivo di incontro tra domanda e offerta. L’obiettivo è quello di costruire un clima di accoglienza e di integrazione.

2. Il secondo momento (svolto in parallelo con il primo) sarà centrato sull’analisi della personalità individuale della persona da inserire, la sua storia, le sue competenze, le risorse e i limiti, (vd. Le tipologie di attività per le categorie speciali). L’obiettivo è l’emersione delle risorse del soggetto

3. Nel terzo momento si procederà al matching dei dati di clima di staff e di personalità individuale, costruendo un incontro ad hoc tra lo staff delle aziende ospitanti e il nuovo operatore, supportando in questo delicato momento sia l’azienda che il soggetto “speciale”. L’obiettivo è quello di inserire “l’uomo giusto al posto giusto”.