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PROGETTO DI FORMAZIONE OPERATORI SANITARI

Direzione Sanitaria

Ospedale Meyer

Firenze

 

 

DESTINATARI DELL'INIZIATIVA:

45 operatori sanitari, volontari, personale dell'Ospedale Meyer di Firenze

DURATA E PERIODO DI ATTUAZIONE:

Durata 44 ore così suddivise:

Parte teorica 20 ore

Parte pratica  14 ore ( incontri di gruppo di 2 ore cad.)

10 ricerca intervento

3 stage di 1 giorno e mezzo (es. sabato pomeriggio e domenica intera giornata)

DICEMBRE 1999 - MARZO2000 

TITOLO DEL PROGETTO:

GLI ARTIGIANI DELL'EDUCAZIONE: L'operatore sanitario - il bambino in ospedale - la famiglia del bambino malato.

OBIETTIVO FORMATIVO GENERALE DA RAGGIUNGERE

Riconoscimento dei bisogni educativi dei bambini, ospedalizzati e non, attraverso le loro caratteristiche predominanti ed orientamento delle procedure di orientamento nei confronti degli stessi bambini e nei confronti dei loro genitori.

CONTENUTI DIDATTICI.

Il lavoro di formazione consisterà della presentazione delle linee teoriche che conducono all'individuazione delle tipologie di bambini e al riconoscimento dei loro bisogni educativi attraverso l'analisi dei copioni centrati sulle emozioni di base.

La parte pratica ed esperienziale sarà organizzata attraverso il gruppo di incontro; unità di relazione in cui i partecipanti imparano a confrontarsi l'un l'altro sulla base dei vissuti empatizzati. Il centrarsi del singolo soggetto su una o più emozioni di base (rabbia, vergogna, apatia, distacco, avarizia difensiva, slancio affettivo superficiale, tensione all'attaccamento e all'ingordigia affettiva) costituisce la base esperienziale su cui poggiare  il progetto educativo personale al fine di superare i disagi esistenziali, relazionale e sociali.

 

La ricerca intervento costituisce il passo preliminare all'artigianato educativo.

Per artigianato educativo si intende quel sapere artigiano degli educatori (il sapere genitoriale, il sapere dell'adulto maturo) che oggi necessita di essere riletto e riproposto con un linguaggio consono ai tempi, pur mantenendo inalterata la sua semplicità. Artigiani dell’educazione sono quegli uomini che hanno saputo e sanno essere una presenza essenziale per soggetti in disagio ed in difficoltà. La tipologia che descrive il disagio è letta attraverso le caratteristiche dei “ruminanti”,  “avari”,  “adesivi”,  “invisibili”,  “apatici”,  “sballoni”,  “deliranti”.

La ricerca intervento viene attuata attraverso l'utilizzo di schede di osservazione e/o un questionario appropriato da somministrarsi agli utenti al fine dissociare le loro caratteristiche personologiche con le patologie che manifestano, o, almeno, con le manifestazioni psicosomatiche più evidenti.

L'obiettivo della ricerca intervento è quello di innescare nel paziente processi di motivazione al benessere psico- fisico

DESTINATARI DELL'INIZIATIVA:

45 operatori sanitari, volontari, personale dell'Ospedale Mayer di Firenze

DURATA E PERIODO DI ATTUAZIONE:

Durata 44 ore così suddivise:

Parte teorica 20 ore

Parte pratica  14 ore ( incontri di gruppo di 2 ore cad.)

10 ricerca intervento

3 stage di 1 giorno e mezzo (es. sabato pomeriggio e domenica intera giornata)

DICEMBRE 1999 - MARZO2000

VERIFICHE E VALUTAZIONE DEI RISULTATI:

Attraverso elaborati, questionari e colloqui

 

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DI ARTIGIANATO EDUCATIVO

Sintesi dei contenuti dei diversi stage:

- Gli strumenti dell'artigianato educativo: l’ascolto, l’empatia, l’autoanalisi, la formazione del valori, la crescita interiore, la relazione gruppale, la partecipazione.

- Il gruppo d’incontro.

Metodo per la conduzione del gruppo di incontro. Modalità per l’accensione di un gruppo d’incontro nei diversi contesti. Obiettivi del gruppo d’incontro. Fasi e durata del gruppo e sua applicazione.

- Presentazione dell'artigianato educativo applicato alle tipologie del disagio:

L'adesivo, l'invisibile, il ruminante, l'avaro, il delirante, lo sballone, l'apatico

L'adesivo (il bisogno di affetto)

I problemi: le povertà affettive, il bisogno di accettazione, l'insaziabilità affettiva, il soggetto bulimico, la disposizione al condizionamento.

Le virtù: la tensione affiliativa, il desiderio  di coesione, la capacità  relazionale, l'indispensabilità del gruppo. Il fedele.

L'invisibile (Il senso di inadeguatezza ed il complesso di inferiorità)

I Problemi: la mancanza di autostima, l'insufficienza del sé, la vergogna, la voglia di scomparire e il complesso di inferiorità,  il soggetto fobico

Le virtù: la discrezione relazionale, il pudore, la sensibilità, l'arte di sollevare gli altri. L'umile

Il ruminante  (la violenza contro gli altri e contro se stessi)

I problemi: lo sdegno, la reattività, l'autocaricamento, l'irritazione, la rabbia, la collera, l'ira, la aggressività verso gli altri, la violenza, la mentalità paranoide, l'aggressività verso se stessi,  la depressione. Il comportamento delinquenziale, la ribellione, il pregiudizio razziale, il conflitto sociale, le tifoserie sportive, la cultura del conflitto.

Le virtù: La tensione protettiva il desiderio di giustizia, la carica interiore, l'impegno, la motivazione al lavoro. Il soggetto attivo

L'avaro  (la cultura dell’egoismo)

I Problemi: la vulnerabilità, l'inquietudine, l'insicurezza, il possesso, le difese dell'io, l'autoreferenzialità, la paura, l'ansia, l'ossessione, l'oppressione, il dominio, il controllo.

Le virtù: L'autocontrollo, le regole, il senso di responsabilità, la concretezza, la cura e l'attenzione.  Il saggio

Lo sballone (la cultura dello sballo, del superficiale e dell'effimero)

I Problemi: l'insaziabilità emozionale, lo sballo, la ricerca di piacere, l'edonismo, il narcisismo, il vuoto esistenziale, l'angoscia

Le virtù: L'attrazione verso l'altro, la fusionalità, lo slancio del sé. Il generoso

Il delirante  (il capriccio onnipotente)

I Problemi: l'eccesso di autostima, l'espansione dell'io, lo snobismo, il disgusto, la squalifica, la solitudine, la superbia, la dissociazione, il pensiero schizoide

Le virtù: L'acutezza di ingegno,   l'autosufficienza, la libertà. Il creativo

L'apatico (la demotivazione)

I problemi: la fuga dagli impegni, la demotivazione, la pigrizia, il parassitismo emozionale, l'astenia, la coscienza sonnolenta, l'oblio, il soggetto abulico, l'autoanestesia

Le virtù: La capacità di fare calma,  il rilassamento,  i portatori di pace. Il pacifico

Gli itinerari formativi che saranno applicati nel processo di lavoro verteranno altresì sui seguenti argomenti:

- Dal gruppo di incontro al gruppo di lavoro e di animazione.

La durata dei gruppi e le forme da essi assunte a seconda dei membri e delle relazioni tra di loro.

differenze tra gruppo di incontro, gruppo di lavoro e di formazione mostrando l'articolarsi delle diverse personalità collettive di gruppo e dei metodi educativi necessari per ciascuno. All'interno delle personalità collettive vengono così presentate:

- Le relazioni con gli affini elettivamente

- Le relazioni con gli opposti

- Le relazioni con i simili

- Le possibilità di conciliazione tra tipi

- La conciliazione e le tipologie famigliari

- Lo sviluppo delle relazioni simboliche di  maternità e di paternità

- Bilancio del lavoro e verifica finale

Temi di lavoro con le famiglie:

- La coppia e le sue risorse (innamoramento e amore; la trasmissione di valori, l'ascolto dell'altro, coppia e genitorialità)

- I ragazzi e i loro problemi (stima e affetto; accettazione della personalità e guida; autonomia e protezione)

La progettualità più interessante si avvia invece quando ai genitori vengono offerte occasioni per riflettere sulle caratteristiche psicologiche dei loro figli e vengono orientati, anche attraverso role playng, ad assumere l’atteggiamento educativo corretto nei confronti delle necessità.

Il gioco dei Sette Nani è applicato con geniutori di bimbi piccoli (scuola per l’infanzia o scuole elementari) e si esplica nell’individuare le caratteristiche del figlio e poi modulare i propri comportamenti:

 

Brontolo ha bisogno di un padre calmo e una madre emotiva

Eolo ha bisogno di un padre capace di sostenere e di una madre calma

Dotto ha bisogno di un padre affettuoso e di una madre capace di sostenerlo

Gongolo ha bisogno di un padre saggio e di una madre affettuosa

Pisolo ha bisogno di un padre energico e di una madre saggia

Mammolo ha bisogno di un padre acuto e di una madre energica

Cucciolo ha bisogno di un padre coinvolgente e di una madre intelligente

 

Analisi delle tipologie famigliari (la famiglia effusiva, la famiglia difensiva, la famiglia comunicativa, la famiglia iperprotettiva, la famiglia affettiva, la famiglia oppressiva) e modelli di intervento sulle diverse tipologie e delle possibilità di conciliazione attuate da mediatori e pacieri. Lo sviluppo delle relazioni di  maternità e di paternità in situazioni critiche è l’obiettivo del progetto analizzando i comportamenti che ostacolano l’equilibrio della relazione  materna: l'ansia, l'perprotezione, l'eccesso di distacco, il compiacimento acritico, l'attaccamento dipendente,  l'indolenza, la rassegnazione e della relazione paterna:  l'angoscia, l'assenza, la presunzione, la condiscendenza, il dubbio,  l'iperprotezione, l'identificazione.