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IL VASCELLO DEGLI IPOCRITI
Titolo: Il vascello degli ipocriti
Autore: Vincenzo Masini
Tecnica: Scultura tutto tondo
Dimensioni: 175 x 84 x 35 (peso: 45 kg)
La scultura è dedicata a Lucca, capitale europea dell'ipocrisia. Città in cui abito che potrebbe presentarsi come una meraviglia di civiltà se le strategie di coping, ovvero di costante adattamento al sistema, non fossero così implementate da impedire l'emersione della autenticità. Il mio lavoro di terapeuta a Lucca è quasi essenzialmente rivolto a questa emersione che, nel suo sgorgare, rimette le persone in condizione di vivere, amare e capirsi (come quel bellissimo libro di Leo Buscaglia insegnava alcuni decenni fa)...
La scultura presenta sette copioni double face che appaiono con
un'espressione ed un atteggiamento ma ne mascherano un'altro ben più
negativo se non feroce. La trasformazione è automatica giacché quando
una persona si propone come ipocrita costringe gli altri a fingere di
non accorgersi che lui è ipocrita e, quindi, a diventare essi stessi
ipocriti. Nei due lati dei volti c'è sempre ipocrisia ma è cangiante
perché si adatta alle condizioni e alle contingenze: ambedue i lati sono
ipocrisia. Ciò implica una doppia finzione che nasconde la verità
dell'umano in un luogo quasi inacessibile a meno che non venga visitato
con la capacità empatica di sentire anche la falsità, la doppia falsità,
la costruzione del modello ipocrita e, da ultimo, il processo egoistico
che ha attivato tutto ciò. La "gente" è sempre l'interlocutore
dell'ipocrisia ed il soggetto si libera solo quando scopre che la "gente"
non c'é. Ci possono essere degli amici che ti aiutano se hai bisogno, ma
la gente non ti aiuta mai, anzi ti sacrifica. Se si rompe l'inganno
della gente, la liberazione del buono e del bello è meravigliosa.
Per visionare altre opere di Vincenzo Masini http://www.prepos.it/le%20sculture%20relazionali.htm