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        SCUOLA

Tutoring e peer education

"L'accoglienza è un abbraccio che dura tutto l'anno" è lo slogan che meglio rappresenta la prima esperienza di tutoring e peer education nella scuola dell'autonomia. Quando, al termine dell'accoglienza, i ragazzi delle classi ultime si assumono la responsabilità di prendersi cura di quelli delle prime si innesca un processo di diffusione della relazionalità mediante responsabilizzazione dei più grandi e protezione dei più piccoli. nelle scuole dove l'accoglienza è diventata una tradizione sono completamente scomparsi gli atteggiamenti goliardici e spesso violenti che si accompagnano ai primi giorni di scuola.

Il ruolo del tutor non è ancora sufficientemente descritto ed è essenziale che anche questa figura non venga prontamente burocratizzata. Per comprendere tale figura è necessario individuarne i compiti.

Innanzitutto il tutor ha un rapporto responsabile con l'allievo in quanto persona e non in quanto scolaro. L'atteggiamento educativo dunque riguarda il comportamento complessivo e non solo le sue espressioni riferite al contesto scolastico, pur se è nella scuola che egli esplica la sua funzione.

Si pone per lui inoltre il compito di raccordo e di organizzazione tra le attività e gli ambiti di relazionalità degli allievi, si pone inoltre per lui il compito di rendere armonici i rapporti all'interno dell'unità educativa che gli viene affidata. Appare dunque come il responsabile della disciplina e del percorso educativo-relazionali degli allievi piuttosto che un insegnante. Alcuni elementi precursosi della figura del tutor si sono già intravisti nella pratica del lavoro dei diversi docenti referenti i quali, ove siano riusciti ad esercitare efficamente il loro compito, hanno risposto con sostegno e consigli ai giovani che si rivolgevano a loro.

Un elemento non trascurabile del tutoraggio è la sua connessione con l'educazione dei pari. Il riferimento all'accoglienza ci porta a considerare il ruolo che alcuni allievi maturi ed equilibrati possono avere nei confrotni di loro compagni più giovani, anche all'interno delle strutture di partecipazione scolastica. Altro modello di lavoro, che si incrocia con la continuità o le attività extracurricolari, è quello di produrre momenti di gruppo di lavoro intorno a certi temi ed ambiti e guidare i più esperti alla collaborazione e l'aiuto dei meno esperti. Attività questa che diventa centrale nel cooperative learning.

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