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Programmi Corsi                                  Vincenzo Masini                                               

PROGRAMMA DEL CORSO DI SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

 

Il programma è articolato in due parti: La prima metodologica la seconda empirica

 

PARTE PRIMA La storia della sociologia dell’ambiente e del territorio:

 

1.      La scuola ecologica di chicago

2.      Il rural-urban continuum

3.      L’approccio razionalistico

4.      La comunità rurale

5.      Stratificazione, mobilità, centralità e marginalità

6.      Area metropolitana e centri storici, il periurbano

7.      Tipologie degli insediamenti

 

PARTE SECONDA Ricerca sociologica, ambiente e territorio

1.      Le schede di ambiente

2.      Emozioni, sentimenti e ambiente

3.      Ambiente e relazioni

4.      La psicologia e la sociologia dell’ambiente

5.      Ambiente e gruppi

 

ESERCITAZIONI DI SOCIOLOGIA VISUALE:

Analisi dell'ambiente della Università degli Stranieri

Analisi del vissuto degli studenti stranieri a Perugia

 

 

Testi per l’esame

 

1.      Dispense del docente (tratte da V. Masini, Dalle emozioni ai sentimenti)

2.      Guidicini P., 1994, Manuale per le ricerche sul territorio, Angeli, Milano (parte prima)

 

Agli studenti è suggerita la lettura di un testo tra quelli di seguito indicati:

AA. VV. (a cura di Guido Martinotti),1967, Città e analisi sociologica. I classici della sociologia urbana, Marsilio Editore

Beato F., 1998, Rischio e mutamento ambientale globale. Percorsi di sociologia dell'ambiente, Milano, F. Angeli

Elia G.F., Il villaggio e la fabbrica, Editrice Compositori, Bologna, 1999

Gazzola (a cura di), La città e i suoi tempi, Franco Angeli, Milano, 2001

Hannerz U., 1992, Esplorare la città, Il Mulino, Bologna,

Martinelli F., Città italiane in tempo di guerra. La Spezia, 1940-45, Liguori, Napoli, 1999

Masini V., Dalle emozioni ai sentimenti, Ed. Prevenire è Possibile, 2000

Mela, 1996, Sociologia delle città, Roma, Nis,

Pellizzoni L. & Osti G., Sociologia dell'ambiente, Il Mulino, Manuali, Bologna, 2000

 

 ESERCITAZIONE ANALISI DEI FLUSSI NEI PERCORSI INTERNI ALL'EDIFICIO

 

 

 

 

TOTALE FLUSSI DI PERSONE A PALAZZO GALLENGA

analizzati nei diversi piani nel corso del 14 maggio

 

 

 

Il picco di flusso avviene alle ore 18, con 450 studenti contemporaneamente a lezione, il secondo è al mattino alle ore 11,30 con 250 persone a lezione e circa 180 non a lezione.

Interessante osservare la simmetria tra lezione, non lezione delle ore 10 e l’aumento degli studenti a lezione alle ore 18 quando tutti coloro che circolano per il palazzo entrano a lezione.

 

 

FLUSSI NEI DIVERSI PIANI DI PALAZZO GALLENGA

 

 

 

 

 

 

  

 

  

 

RELAZIONE SULLO STUDIO DEI PIANI

 

 

Dopo aver analizzato per alcuni giorni i movimenti e le posizioni delle persone al piano terra e al primo piano del palazzo Gallenga siamo arrivati ad alcune conclusioni.

Facendo analisi da 2 minuti ciascuna ogni ora dalle 9 alle 18 abbiamo notato quante persone entrano ed escono a Palazzo Gallenga in una giornata.

Alle 9 abbiamo visto entrare 5 persone  facendo un’analisi di 2 minuti.

In un’ora avremmo fatto 30 analisi. Moltiplicando il numero delle persone entrate per il numero delle analisi che si potrebbero fare in un’ora cioè 5*30 ne risulta che dalle 9 alle 10 sarebbero entrate  all’università 150 persone.

Facendo le varie analisi fino alle ore 18 abbiamo calcolato che entrano nel palazzo sono circa 620, come da tabelle successive.

 

Per quanto riguarda il piano terra  troviamo:

 

L’ATRIO: luogo di passaggio di tutte le persone che entrano nel palazzo.

Non crediamo sia un luogo che permetta una buona socializzazione infatti e’ raro trovare ragazzi che si fermano a conversare. Comunque se ci sono in  genere si trovano al centro dell’atrio. La maggior parte dei ragazzi infatti si fermano a parlare appena fuori il portone principale dislocandosi alla destra e alla sinistra del portone d’ ingresso.

 

CORRIDOIO BACHECHE: è un luogo di passaggio, oltre ad avere le bacheche con gli annunci che possono interessare i ragazzi porta anche al bar e alla segreteria dell’università, ma, in genere, non passano molte persone in quanto il più degli spostamenti degli studenti avviene con l’ascensore.

 

UFFICIO RELAZIONI CON GLI STUDENTI:è un luogo aperto fino alle 18 e in genere il più del movimento c’è a metà mattina.

È un ufficio dove gli studenti possono chiedere informazioni sui propri studi.

In genere non è mai affollato.

 

CORRIDOIO CHE PORTA ALL’ASCENSORE E STANZA TELEFONO: bersaglio di tutti i flussi in entrata ed in uscita. La percentuale delle persone che scelgono le scale è al massimo del 10%.

SEMINTERRATO

Nel 1° seminterrato troviamo vari uffici tra i quali i più importanti sono le segreterie dei studenti, stranieri e non, e la questura. Dato molto interessante è il fatto della assenza di aule: l’unico piano dell’università che ne è privo. Analizzando il piano abbiamo individuato alcune tipologie di luoghi, differenziandoli in permeabili, semimpermeabili e impermeabili. Nel 1° seminterrato non abbiamo rilevato alcun luogo impermeabile, invece abbiamo riscontrato tre ambienti semimpermeabili tra cui due atrii di segreterie e la questura e 4 punti permeabili tra i quali i due corridoi, i bagni e  le scale.

Nel 2°seminterrato sono ubicati il centro stampa, le 2 aule, il bar a due piani, i bagni e le scale. 

Nel seminterrato secondo non vi sono aree impermeabili e le zone semimpermeabili e permeabili sono il centro stampa, le aule ed il bar da una parte, mentre le scale e i bagni dell’altra.

In queste settimane abbiamo potuto constatare il fatto che nel 1°seminterrato il flusso di persone è molto scarso, o nullo, in qualsiasi ambiente ed a qualunque ora, mentre nel 2° seminterrato la situazione è ben diversa. Infatti gli ambienti più frequentati sono le aule e il bar, quest’ultimo è un ottimo luogo di consumazione e anche un ottimo ambiente dove socializzare con la gente.

E’ interessante osservare che al piano superiore del bar si ritrovano, a fine giornata, alcuni dipendenti dell’università, ma anche studenti, per incontrarsi e chiacchierare in armonia concludendo così la loro giornata in università.

Ciò che maggiormente abbiamo osservato è una certa prevalenza di stranieri (orientali) nel periodo della nostra analisi