counseling pedagogia psicologia sostegno scuola                                         Vai a: home | fine pagina

HOME

PIANO ATTUATIVO

Fase A

1)      Ricerca teorica e disciplinare. Nel corso delle attività di formazione e di lezione dell’OF vengono repertoriate gli autentici interessi verso i quali possono essere motivati i giovani. L’intervento sarà effettuato raccogliendo le loro storie di vita e le ragioni del loro insuccesso scolastico. A seguito di questa prima fase di ricerca potranno essere individuati i settori delle discipline che consentono l’accesso alla conoscenza del dominio disciplinare su cui i giovani apprendisti non abbiano maturato forti idiosincrasie.

2)      Analisi di personalità degli apprendisti. Il bilancio di competenze ed orientamento ad ogni singolo apprendista è finalizzato alla scoperta dei suoi loci di interesse interni ed esterni al suo sé. Attraverso i due test dell’Orientamento e dell’Artiginato Educativo di Prevenire è Possibileã, si costruirà un profilo di personalità su cui far riflettere e far valutare il senso complessivo delle scelte di vita e di vita di lavoro. A tal fine l’attività di counseling si amplierà anche verso elementi di tipo psicopedagogico.

Fase B

Ricerca sulla struttura produttiva del casentino. Verrà avviata una ricognizione sulla struttura produttiva del casentino per mostrare ai giovani apprendisti la vera natura del mercato del lavoro, delle opportunità e dell’organizzazione delle aziende. La ricerca, attuata attraverso visite, analisi organizzativa delle aziende, storia delle aziende, storia personale degli imprenditori e delle maestranze. L’obiettivo è quello di mostrare ai giovani la dimensione tecnica e tecnologica richiesta nel lavoro industriale ed artigianale al fine di motivare all’apprendimento della professione migliorando le loro possibilità di inserimento e di futura carriera. L’analisi della struttura produttiva del casentino, e dei suoi possibili sviluppi, al fine di comprendere le potenzialità che offre è anche lo strumento per consentire ai giovani in OF di uscire da una visione limitata alla propria azienda ed aprire gli orizzonti mentali sull’insieme delle strutture produttive, sui loro scambi, sulla storia delle aziende e del loro ciclo produttivo. Inoltre tale ricerca consentirà la costruzione di un collegamento tra azienda e scuole. Le visite in azienda da parte degli apprendisti, accompagnati dai docenti, forniranno anche l’occasione per presentare agli apprendisti alcune conoscenze di base in ordine alla metodologia di ricerca (utile nelle sue applicazioni pratiche di strumento di marketing) e conoscenze di base di matematica statistica. Saranno infatti gli apprendisti a svolgere, quanto più possibile, le diverse attività della ricerca. Anche il piano della ricerca, diviso nelle sue diverse fasi, sarà utile per mostrare il senso della divisione del lavoro e dei processi organizzativi necessari al raggiungimento di un buon prodotto.

Fase C

Trasformazione dei dati in obiettivi di apprendimento. Il processo di elaborazione di didattiche narrative correlate alle esigenze formative degli apprendisti è coessenziale all’intera ricerca, nello sviluppo del suo intero ciclo metodologico, ma i risultati più consistenti sono attesi in questa terza fase finale nella quale si perverrà ad un repertorio di processi e di metodologie didattiche funzionali al rendere produttiva l’esperienza dell’OF.

Questo processo, che vedrà sviluppata anche la specifictà degli argomenti, già comunque eleborati nel corso dell’attività, rappresenta la fase di spendibilità della ricerca anche sul versante della formazione a questi modelli didattici dei docenti impegnati nell’OF e dei programmi organizzati intorno ai saperi disciplinari obbligatori per legge.

Sul piano della formazione si cercherà di travasare ai docenti, mediante un’attività di rielaborazione del sapere personale e collettivo nello sforzo di adattarlo alle esperienze di OF, il taglio tipico della didattica narrativa e dei modelli di comunicazione euristica ed incuriosente, ordinativa e logica.

Il nucleo centrale, su cui verte tutta l’ipotesi della ricerca, è quello di attendere un successo formativo attraverso tecniche comunicative centrate sullo studente-apprendista. Soprattutto in funzione del suo coinvolgimento. La forma centrale della formazione verterà sul modo di mantenere elevati i livelli d’interesse ed attenzione mediante espressività, drammatizzazione e coinvolgimento.

In questa fase sarà indispensabile la ricognizione presso gli imprenditori sul raggiungimento degli obiettivi di contenuto (anche connessi alle esigenze teorico-pratiche appurate nella precedente ricerca) e sulla valutazione complessiva dell’attività, verificata nel comportamento, nella motivazione e nella responsabilizzazione degli apprendisti.

HOME