Il
percorso dalla formazione alla valutazione
Prima Fase
Costruzione gruppo di lavoro ad hoc con docenti interessati per la costruzione di criteri chiari e condivisi intorno ai problemi della valutazione:
1. I gradi di conoscenza e di abilità, il dis-apprendimento, il rendimento, l’accertamento di capacità e di abilità
2. Life skills: pensiero creativo, pensiero critico, comunicazione adeguata, tecniche decisionali, auto-valutazione, gestione emozioni, risoluzione problemi, contenimento stress e ansie, adattamento
3. Saperi minimi disciplinare. Il concorso delle diverse discipline nella valutazione. Il conflitto valutativo.
4. Analisi delle metodologie della valutazione dal testing al portfolio
5. Orientamento e bilancio delle competenze
Seconda fase
Intervento di orientamento e prevenzione della dispersione nelle classi prime con gli obiettivi:
1. Valutazione del percorso di orientamento effettuato lo scorso anno
2. Valutazione del clima relazionale delle classi ed individuazione delle direzioni dell’intervento motivazionale ed educativo
3. Somministrazione test di analisi e bilancio delle competenze
4. Colloqui individuali con gli studenti
5. Discussione con il gruppo di lavoro dei docenti
Terza fase
Presentazione del percorso di formazione alla valutazione al corpo docente:
1. Metodi della valutazione: Interrogazione, compiti tradizionali, test, portfolio
2. Criteri della valutazione
3. Libertà della valutazione
4. Omogeneità dei criteri della valutazione
Gruppi di discussione sulla valutazione per concordare sui criteri minimi condivisibili
Esperienza della valutazione nelle prime classi
Verifica del lavoro sulle classi, sul processo di dispersione e sui criteri di valutazione
L’intervento di orientamento in casentino
L'intervento di orientamento nel Casentino ha mostrato l'interessante
caratteristica di essere rivolto ad una intera vallata: esso è stato articolato
in
PROGETTO PORTFOLIO
DUE MISURE, TRE AZIONI
MISURA C.1, Azione A- Orientamento per gli alunni delle terze
classi delle scuole medie del Casentino
L'attività ha coinvolto le
seguenti scuole
1- Scuola media di Bibbiena
2- Scuola media di Soci
3- Scuola Media di Poppi
4- Scuola Media di Pratovecchio/Stia
5- Scuola Media di Castel S.Niccolò
6- Scuola media di Castel Focognano
7- Scuola Media di Chiusi
della Verna
Complessivamente 14 classi
MISURA C.1- Azione B- Prevenzione della dispersione scolastica
nelle scuole superiori
L'attività ha coinvolto
tutte le scuole superiori del Casentino, e precisamente:
1- Istituto Statale di Istruzione Superiore E. Fermi di
Bibbiena, comprendente:
a-ITIS E.Fermi
b-IPSIA
c-IPSTC, sede di
Poppi
2- Istituto Statale di istruzione Superiore "Galileo Galilei"
di Poppi, comprendente:
a- Liceo Scientifico
b- ITC
Complessivamente 13 classi
MISURA A.2- OBBLIGO FORMATIVO
Il progetto si è svolto in
due fasi
-Prima
fase: contatti con gli allievi che hanno abbandonato la scuola e che sono in
obbligo formativo e con le loro famiglie. Contatti con il Centro per l'Impiego e con gli imprenditori che hanno
apprendisti in obbligo formativo
-Seconda fase- Corso Multimedialità e lingua Inglese, con i tre moduli per le
competenze di base previste per l'attuazione dell'Obbligo Formativo. Corso di lezioni teoriche e pratiche (con prevalenza delle attività
di laboratorio, di esercitazioni pratiche),
accompagnate da attività di sostegno e ri-orientamento
individuale
PIANO DI LAVORO ESECUTIVO PROGETTO PREVENZIONE DISPERSIONE OBBLIGO FORMATIVO E ORIENTAMENTO
Formazione insegnanti e
organizzazione accoglienza preventiva (12 13 14 settembre e primo giorno di
scuola)
Presentazione del progetto
ai collegi. Formazione al gruppo di docenti coinvolti nel
progetto (full immersion di due giorni) e supervisione nel corso dell’anno.
Organizzazione del lavoro
di prevenzione rivolto alle prime. Organizzazione
dell’accoglienza insieme ai ragazzi più grandi. Formazione degli accoglienti.
Gestione accoglienza (a cura di Giuliana Aquilanti).
Prevenzione dispersione dall’obbligo formativo e orientamento (da metà ottobre a
marzo) terze medie.
Intervento nelle 12 terze
medie di 5 ore per classe consistente in 1) analisi della personalità collettiva
di classe e suggerimenti di intervento ai docenti 2)
somministrazione del questionario di orientamento e di artigianato educativo 3)
elaborazione dati 3) colloqui individuali di orientamento con tutti i ragazzi.
(a cura di Mazzoni e Barbagli supervisione di
Masini e Aquilanti)
Prevenzione dispersione
dall’obbligo formativo e orientamento (da metà ottobre a maggio) ULTIMI ANNI
SUPERIORI.
Intervento nelle 12 classi
4 e 5 superiori consistente in 1) analisi della personalità collettiva di classe
e suggerimenti di intervento ai docenti 2)
somministrazione del questionario di orientamento e di artigianato educativo 3)
elaborazione dati 3) colloqui individuali di orientamento con tutti i ragazzi (a
cura di Mazzoni e Barbagli, supervisione di Masini e Aquilanti)
Prevenzione dispersione e
disagio nelle prime classi superiori e gruppi di
incontro tra ragazzi. Sportello di consulenza. Nel corso di tutto l’anno.
Intervento sulle prime
classi, consolidamento accoglienza, riunione dei bocciati. Gruppi di incontro e sportello. Tutoraggio
delle situazione più critiche. Organizzazione assemblea
per la motivazione alla discussione. A cura di Giuliana Aquilanti e Vincenzo Masini.
UTENZA |
CONTENUTI |
PORTFOLIO |
CONTENUTI |
PORTFOLIO |
UTENZA |
CONTENUTI |
Sviluppo delle competenze
personali e trasferibili
Contenuti:
- definizione del concetto
di competenza
- analisi dei bisogni
formativi
-
modalità
di accesso nel mondo del lavoro (curriculum-vitae, colloquio di lavoro, ecc.)
- cultura d’impresa e
cultura del lavoro
tecnico-professionali (contenuti direttamente connessi alla qualifica,
generalmente distinti in teorico-tecnici e pratico-applicativi.)
Sviluppo delle competenze tecnico professionali:
Contenuti:
- definizione del concetto
di competenza professionale
- conoscenza delle
caratteristiche del mercato del lavoro riferite alla
qualifica professionale
- conoscenza delle logiche
gestionali in relazione ai principi di produttività,
efficienza a livello aziendale e a livello professionale
- conoscenze sulla
posizione e sul ruolo della persona all’interno dell’azienda
- competenze connesse ai
comportamenti organizzativi trasversali contenuti che fanno riferimento a quell’insieme di competenze utili per un comportamento
lavorativo efficace; esempio: diagnosticare, relazionarsi,
affrontare, imparare ad imparare, lavoro di gruppo, comunicazioni, diagnosi di
contesto, definizione e risoluzione dei problemi, ecc)
Saper diagnosticare la
propria situazione, il compito, il problema, se stessi identificando le proprie
conoscenze, le capacità e le risorse in relazione al
ruolo professionale e valutarne l’adeguatezza
Sapersi
relazionare
con persone o con cose per fornire risposte adeguate ed efficaci alle richieste
del compito
Saper affrontare una
situazione, un compito, un problema identificando e valutando le caratteristiche
fondamentali di un contesto
organizzativo e di lavoro
Misure di
accompagnamento durante e post corso Si intendono rientrare fra le azioni
di accompagnamento una serie di interventi mirati a sostenere la motivazione al
processo formativo, a favorire l’avvio di processi di autoapprendimento e a facilitare la fruizione dei contenuti
di aula. Tali azioni seguiranno in parallelo lo svolgimento dei moduli
formativi.
- Nel corso dell’erogazione
in aula dei moduli formativi si prevede l’attivazione di un sito web atto a
presentare il progetto, i sui promotori e le sue finalità. Su tale sito saranno
realizzati due servizi esclusivamente riservati agli utenti che vi
accederanno tramite password: a) la possibilità di scaricare schede
riepilogative, brevi corsi di autoistruzione, esercitazioni appositamente
realizzate dai docenti; b) la possibilità di richiedere direttamente al docente
un chiarimento su i contenuti affrontati in aula e di ricevere risposta via
posta elettronica (tale servizio sarà limitato ad un certo numero di domande).
- Durante tutta la durata
del corso è prevista la presenza di un tutor d’aula che sia
in grado di supportare gli allievi, di favorire l’adeguamento dei contenuti
formativi e di svolgere un ruolo di interfaccia fra il coordinamento di
progetto, i docenti, le imprese e gli utenti. disseminazione
risultati Le attività di promozione in avvio e di disseminazione saranno tese a
validare metodi operativi e scelte formative in
funzione di una riproposizione dei risultati di
eccellenza presso altri contesti territoriali e presso altri segmenti economici
presenti sulla Provincia di Arezzo e nella Regione Toscana. Le azioni utili alla
disseminazione prenderanno avvio successivamente
allo svolgimento dei moduli formativi e si rivolgeranno al territorio del
Casentino in particolare e della Provincia di Arezzo in generale. Tali azioni prevederanno il collegamento fra il sito di progetto e i
principali portali attivi sul territorio, una campagna di stampa Enaip Toscana si impegnerà nella
disseminazione anche tramite i canali nazionali ed europei attivati in funzione
di precedenti progetti.
monitoraggio
Il monitoraggio di processo
accompagnerà in itinere l'implementazione del progetto e si interesserà alle azioni messe in atto. La valutazione di
processo rende possibili aggiustamenti in itinere, fornisce indicazioni utili
per un eventuale miglioramento o riprogettazione
dell'intervento nel caso lo scarto fra il piano e la realizzazione sia consistente, o, comunque, se emergono elementi tali da
renderla opportuna. Il monitoraggio si interesserà dei
seguenti quesiti:
§ se l'intervento sta
raggiungendo la popolazione bersaglio
§ se le
attività realizzate sono conformi alle attività progettate, tenuto conto
dei vincoli e della normativa di riferimento
§ se le risorse materiali e
finanziarie sono sufficienti
§ se il personale è
adeguato per svolgere i compiti richiesti
§ se ci sono ostacoli e di
quale natura che causano divergenza fra quello che è
realizzato e quello che è stato progettato
§ se il progetto si sta
avvicinando al raggiungimento degli obiettivi
§ quali sono le condizioni
dell'ambiente, dell'organizzazione, degli operatori, del target che facilitano il progetto
§ quali sono gli aspetti
del progetto che si stanno rivelando più utili e quali meno
§ gli obiettivi del
progetto si confermano rilevanti per la popolazione target
§ quali cambiamenti sta apportando il progetto sugli operatori, gruppi,
organizzazioni, comunità coinvolte