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IL PROTAGONISMO DEGLI STUDENTI

I contenuti dello Statuto delle Studentesse e  degli Studenti  e la nascita delle Consulte degli Studenti offrono eccezionali occasioni di partecipazione con assunzione di nuove responsabilità nel contesto scolastico sia per le attività complementari che integrative aprendo spazi e tempi della scuola in una prospettiva di educazione alla democrazia ed alla legalità, intesa come esercizio della tolleranza e di esperienza di apprendimento delle diversità e delle ricchezze individuali.

All’apertura di nuove ed interessanti prospettive per lo sviluppo della formazione delle capacità di relazione, di responsabilità, di affettività e educazione tra pari. I risultati di questo processo di lavoro potranno essere un aumento della capacità di comunicazione efficace e di gestione del conflitto, di empatia, di gestione delle emozioni e dei sentimenti e del pensiero critico e creativo.

Nel quadro di tale orientamento si inseriscono la gestione delle assemblee, il progetto accoglienza, quello di peer education, il progetto assemblea.

 

La gestione delle assemblee

Un intervento ormai trascurato, nonostante la discussione formativa sulla Educazione alla legalità, è quello delle assemblee studentesche.

L'assemblea è infatti uno strumento importante per l'apprendimento della democrazia e delle capacità di discussione che è ormai svilito e scaduto. Insegnare a gestire un'assemblea è invece una formidabile procedura educativa che però richiede competenza e capacità comunicative. In primo luogo è necessario il rispetto per i giovani i quali sono sempre costretti a riunirsi in locali con pessima amplificazione e peggiore acustica.

Poi è necessario che l'assemblea abbia una "cornice"; è un fenomeno gruppale che deve essere pertanto definito e  protetto da intrusioni, disturbi e squalifiche. Chi tiene l'assemblea deve saper usare gli strumenti di comunicazione adeguati; saper emanare emozioni a chi partecipa costruendo attenzione partecipante. Inoltre è necessario insegnare prima  cosa sia la democrazia, la partecipazione attiva e il coinvolgimento emotivo dei singoli partecipanti. Infine si deve spiegare cos'è un dibattito, come si tiene la parola e come si interviene; non è possibile tenere un'assemblea se non si hanno presenti temi, obiettivi e modalità.

Il Progetto assemblea prende inizio con un corso, gestito attraverso gruppi di incontro, indirizzato a  45/50 alunni da dividere in  3 gruppi di circa 15 alunni. E’ opportuno coinvolgere nella formazione anche un certo numero di insegnanti. Tale considerazione nasce dal fatto che l’inizio di un percorso formativo intrapreso nei confronti dei ragazzi non può non coinvolgere – almeno a livello di interesse per i contenuti e per le modalità del processo in atto – la maggioranza degli insegnanti dell’Istituto.

Il corso oltre a fornire alcune competenze specifiche in tema di assemblee e comunicazione, traccia un percorso educativo volto a “stimolare”, “favorire”, e “incoraggiare” il protagonismo dei giovani nella gestione dell’assemblea.

Per giungere a tale scopo gli alunni discuteranno dapprima sul clima relazionale nella scuola e nelle classi, sulla loro unità, sull’andamento delle assemblee di classe al fine di costruire un quadro articolato dei problemi della comunicazione nella scuola.

Successivamente, nel corso di altri incontri di gruppo, saranno orientati a discutere della percezione di sé e delle proprie emozioni ed incoraggiati alla stima e al rispetto di sé stessi. Il fine è quello di motivarli alla gestione delle loro abilità e delle competenze individuali. Nel corso degli incontri dovrà essere costruita una progressiva assunzione di responsabilità al fine di favorire l’autonomia e la partecipazione democratica.

Un ulteriore intervento dovrà migliorare la consapevolezza e conoscenza dei processi comunicativi finalizzandoli al miglioramento del clima relazionale e della comunicazione,  al rispetto degli altri e delle loro opinioni, al senso di appartenenza al gruppo, al lavoro di gruppo ed all’organizzazione concreta per far funzionare l’assemblea. L’organizzazione in questione è costituita da una chiara definizione dell’ambito dell’assemblea e dall’efficace utilizzo delle tecniche della comunicazione da utilizzare durante le assemblee studentesche: quando la comunicazione è efficace e quando non  riesce ad esserlo, come si tiene la parola di fronte ad un pubblico così numeroso, come si sviluppa la capacità di emanare emozioni a chi partecipa costruendo attenzione partecipante, come trattare i demotivatori ecc.

Al termine della formazione vengono proposti i metodi di conduzione di una assemblee a partecipazione democratica e cioè le competenze tecniche specifiche utili alla conduzione di assemblee di classe o di Istituto: come indire un’assemblea di classe o di Istituto, come preparare un O.D.G. (temi, obiettivi, modalità), regolamento dell’assemblea di classe o di Istituto, come si delibera, come si conteggia la maggioranza, cos’è una mozione, ecc.

L'ASSEMBLEA DEL 5 NOVEMBRE

La preparazione dell'assemblea è cominciata già una settimana prima con tre incontri preliminari: con i tutor, i rappresentanti d'istituto e con i neo-rappresentanti di classe, e con la formazione ai ragazzi dell'obbligo formativo sulla gestione tecnica dell'assemblea.

L'incontro con i tutor

è stato un momento di scambio profondo. La loro presenza all'interno delle prime classi durante l'accoglienza, e lo scambio autentico con gli alunni di prima,  ha reso possibile un loro ruolo attivo anche durante il momento dell'elezione dei rappresentanti di classe. Hanno garantito la democrazia, scoprendone, alcuni per la prima volta, il significato. Ma soprattutto è emerso il contatto personale di ogni tutor con i ragazzi della propria prima, ciò ha fatto nascere in loro un forte sentimento di responsabilità non solo nei confronti di tutta la classe, ma anche del singolo. Si sono scoperti "fratelli maggiori" dei nuovi compagni.

L'incontro con i rappresentanti d'Istituto

L'attività è servita a far emergere consapevolezza, senso di responsabilità e motivazione nei quattro rappresentanti dell'istituto. Definire con loro lo stile comunicativo da utilizzare e l'atteggiamento relazionale necessari è stato un passaggio essenziale per un proficuo svolgimento dell'assemblea e un importante momento di crescita personale per i rappresentanti che hanno preso atto delle loro responsabilità in quanto leader.

L'incontro con i rappresentanti di classe

Durante l'incontro è nata la necessità di chiarire il ruolo del rappresentante di classe, quali compiti ha, ma soprattutto qual'è l'obbiettivo del rappresentante di classe? Ognuno ha espresso la propria motivazione: c'è chi si impegnerà per far diventare la classe unita, chi invece si interesserà alle gite scolastiche, chi si sente di difendere la classe davanti ai professori, chi cercherà di mediare quando due litigano. Così facendo si sono presi la responsabilità di portare a termine un obiettivo chiaro che essi stessi si sono dati, decidendo di  confermarlo in assemblea sul palco davanti a tutta la scuola

Assemblea e Obbligo Formativo

I ragazzi dell'O.F. hanno preso parte attivamente all'assemblea. Ognuno ha assunto un ruolo diverso, a seconda delle personali inclinazioni e un compito specifico (vd. legenda). Alla lavagna è nato il piano d'azione (riportato qui sotto) con le esatte posizioni di ognuno e la suddivisioni in piccoli gruppi. Si sono presi la responsabilità del funzionamento tecnico e organizzativo dell'assemblea, assumendo anche un ruolo diverso da quello degli alunni, proprio per riconfermare che alunni non sono più e che si sono presi delle responsabilità ei confronti della loro vita ma anche di quella degli altri. Particolarmente significativo durante l'assemblea il momento in cui sono intervenuti al microfono riportando la loro esperienza di giovani apprendisti ma anche di ragazzi a cui la scuola manca.

 

          STRATEGIA GRAFICA DI POSIZIONAMENTO ALL'INTERNO DEL TEATRO

 

LEGENDA

        Ismaele e Haqif con funzione di segnalare il brusio, tramite il loro posizionamento

        Stefano con funzione di far scegliere le persone sulla soglia: entrare o uscire

        Andrea e Matteo con funzione di osservare le tecniche e le strategie di leadership

        Hazir con funzione di sostegno e gratificazione: far partire gli applausi

        Alice e Letizia con funzione di osservatrici della qualità del brusio e delle variazioni di clima 

        Francesco, Marco e Federico con funzione tecnica: uso telecamera fotocamera e intervista

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