Lo sviluppo di relazioni amicali autentiche è una questione strettamente connessa alle tematiche riguardanti la dispersione scolastica. Riuscire a garantire una “qualità relazionale” all’interno delle strutture scolastiche è di per sé il primo antidoto, a cui dovrà essere anteposto un funzionale ed efficace percorso di orientamento, alla dispersione. L’obiettivo è stato quindi la costruzione di relazioni autentiche, in primis tra studenti, in seguito tra studenti e docenti. Da un lato l’attivazione dei gruppi d’incontro e di formazione, per migliorare l’integrazione e la consapevolezza relazionale; dall’altro la formazione alla gestione delle assemblee di classe e d’istituto, per trasmettere e ridare valore a principi di democraticità, partecipazione e cittadinanza attiva; in ultimo l’attivazione dei gruppi “misti” (docenti e studenti ) per costruire una continuità nella qualità relazionale e al tempo stesso per creare uno strumento/ponte in garanzia della stessa qualità.
Parallelamente,
la nostra attività ha supportato questo tipo di percorso mediante alcune
giornate di formazione per un gruppo di professori (tutti gli interessati) per
ogni scuola, con l’intento di garantire e trasmettere conoscenze teoriche e
pratiche per la supervisione, durante l’arco dell’anno scolastico delle
attività degli studenti, secondo lo stile e l’impostazione del lavoro di
“Prevenire è Possibile”.
Metodologicamente
ci siamo avvalsi dell’utilizzo di test sull’amicizia, e di tecniche quali i
gruppi di incontro, di formazione, di lavoro, le lezioni frontali ed il
role-playing.
Costruire
l’amicizia
L’obiettivo
dei gruppi di formazione e d’incontro è stato quello di aprire una
riflessione tra gli studenti su quale dovesse essere la forma del rapporto
amicale tra pari e con gli adulti (docenti genitori, ecc.). Ancor più
specificatamente si è cercato di proporre alcune riflessioni circa la rilevanza
delle differenze di genere nella strutturazione delle relazioni amicali. In
questo percorso gli studenti hanno così sviluppato conoscenza e consapevolezza
riguardo gli argomenti proposti ma anche, da individuarsi come obietto
implicito, si sono autenticamente incontrati ed hanno preso atto, da un lato
delle specificità individuali e dall’altro della possibilità di sperimentare
tutti quanti gli stessi vissuti. Dunque hanno maturato capacità di
differenziazione e al contempo si sono sentiti facenti parte di un gruppo di
simili (anche all’interno dei gruppi con i docenti).
E’
questo un’essenziale primo passo per la costruzione di reali rapporti
d’amicizia, pur nel rispetto delle scelte e delle opinioni individuali.
A seguire sono riportate alcune tra le più significative risposte raccolte mediante i questionari ed il lavoro di gruppo, ed i questionari utilizzati nella ricerca-azione e quelli utilizzati come spunto di riflessione all’interno dei gruppi.
Percorsi
di analisi sulla amicizia
Intervistare
alcuni adulti e farsi raccontare alcune storie di loro amicizie, e le loro idee.
Studiare
e discutere in gruppo, nell’ordine temporale riportato sotto, la differenza
tra:
1.
amici e colleghi di lavoro
2.
amici e parenti
3.
amici e compagni di squadra
4.
amici e compagni di classe/scuola
5.
amici e suonatori nella stessa band
6.
amici e adulti
7.
genitori o amici
Raccogliere
sotto forma di relazione scritta gli esiti dei confronti sui dati raccolti (idee
più comuni et similia)
RIFLESSIONI DEGLI STUDENTI SULL'AMICIZIA
Quello
che provano
Quello
che vorrebbero
EQUIVOCO
a)
Il Professore si crea pregiudizi
nei confronti degli studenti e li divide in “feccia della classe” e
“quelli che studiano”
b)
Il Professore che valuta proponendo domande articolate alla classe di
modo che anche quelli che non sono considerati “bravi” possano dare risposte
articolate ed efficaci rispetto a problemi che non riguardano la lezione e basta
a)
Il prof. interroga e mentre fa le domande gesticola, interrompe
continuamente, cercando di ottenere dall’alunno le parole che lui ha in testa
b)
Il prof è disponibile all’ascolto di come ho capito io la lezione e
alla fine del discorso dice se c’è qualcosa che oggettivamente non va
DELUSIONE
a)
un ragazzo di 15 anni chiede di parlare di un incontro fatto sotto la
scuola (c’era un signore che parlava, parlava, parlava
da solo) la prof. dice: Non ho tempo devo finire il programma
b)
La prof. prende in considerazione la richiesta, senza liquidarla e dice
“Ora non ho tempo, ne parliamo sabato all’ultima ora”
LOGORAMENTO
a)
Il prof. prende di mira uno studente e la classe si divide tra ruffiani e
oppositori
b)
Di fronte ad una classe divisa a metà invita la classe ad essere
coerente e a riconciliarsi
EVITAMENTO
a)
Il prof. ti incontra per strada , e pur dovendoti interrogare il giorno
dopo, nemmeno ti saluta
b)
Se sei assente da 10 giorni ti telefona a casa per sapere come stai
FASTIDIO
a)
L’atteggiamento del professore produce scherno nei confronti di un
ragazzo (che ha dato la risposta sbagliata) da parte degli altri studenti
b)
Il prof. favorisce l’amicizia e il rispetto tra gli studenti
INCOMPRENSIONE
a)
La prof. (insegna 5 materie) sta con me più ore che mia madre eppure di
fronte ad un ragazzo che sta male, fa scena muta per un’ora e poi piange,
senza dir nulla gli da 2
b)
Di fronte ad un genitore preoccupato perché la figlia va in gita con la
classe nella quale c’è un ragazzo “rasta” ne prende le difese e
tranquillizza il genitore
I
PROF:
RICONOSCIMENTO
L’insegnante
dovrebbe essere un modello per l’alunno tale da trasmettere equilibrio,
sensibilità, professionalità
DISPONIBILITA’
Il
prof dovrebbe sapersi mettere al posto dei propri alunni, rimanendo un punto di
riferimento per loro, instaurando un rapporto di sintonia e fiducia
COMPLEMENTARIETA’
L’amicizia
dovrebbe essere improntata sulla correttezza e stima reciproca, in modo che sia
possibile stabilire un dialogo democratico e paritario
INCONTRO
Correttezza,
sincerità, condivisione, apertura, sono gli ingredienti per un rapporto
schietto senza autoritarismi, per permettere un dialogo spontaneo, non formale e
per non creare muri
DIALOGICITA’
Amore
razionale e sentimentale saper dialogare e cogliere i significati profondi
INTEGRAZIONE
Amicizia
è saper accettare le critiche nel rispetto dei ruoli: saper ascoltare e farsi
ascoltare, rispettando i compiti, e le diverse maturità
MEDIAZIONE
Occorre
rapportarsi gli uni gli altri senza pregiudizi ed anzi con fiduciosa
aspettativa, nello stato d’animo di stare vivendo una preziosa ed irripetibile
esperienza ,il fine è la costruzione di una società privilegiata non chiusa
all’esterno
TEMI
SVILUPPATI DAGLI STUDENTI SULLE CARATTERISTICHE DI AMICIZIA DEI PROFESSORI
Diversi
tipi di professori anche la prof mamma e l’”amica” interessanti sono
le considerazioni dei prof sull’amicizia
Quelle
successive potrebbero essere considerate le valutazioni degli studenti
sull’amicizia con i professori
c)
Il prof ti incontra per strada , e pur dovendoti interrogare il giorno
dopo, nemmeno ti saluta
d)
Se sei assente da 10 giorni ti telefona a casa per sapere come stai
c)
la prof (insegna 5 materie) sta con me più ore che mia madre eppure di
fronte ad un ragazzo che sta male e fa scena muta per un’ora e poi piange
senza dir nulla gli da 2
d)
Di fronte ad un genitore preoccupato perché la figlia va in gita con la
classe nella quale c’è un ragazzo “rasta” ne prende le difese e
tranquillizza il genitore
c)
un ragazzo di 15 anni chiede di parlare di un incontro fatto sotto la
scuola (c’era un signore che parlava, parlava, parlava
da solo) la prof dice: Non ho tempo devo finire il programma
d)
stessa scena ma la prof dice “Ora non ho tempo, ne parliamo sabato
all’ultima ora”
c)
Atteggiamento del prof che produce scherno nei confronti di un ragazzo
(che ha dato una risposta sbagliata) da parte degli altri studenti
d)
Prof che favorisce l’amicizia e il rispetto tra gli studenti
c)
Professore che “punta” uno studente e la classe si divide tra
ruffiani e oppositori
d)
Di fronte ad una classe divisa a metà invita la classe ad essere
coerente
c)
Professore con pregiudizio sugli studenti che divide in “feccia della
classe” e “quelli che studiano”
d)
Professore che sa valutare proponendo una domanda articolata alla classe
come anche quelli che non sono considerati “bravi” sappiano dare risposte
articolate ed efficaci a problemi posti in modo non scolastico