ANALISI DEI DATI RACCOLTI CON I QUESTIONARI SULLA MATERNITA'
I DATI
Complessivamente i risultati del questionario pongono il problema della mancanza
di UNA CULTURA EDUCATIVA CONDIVISA DA PARTE DELLE MADRI nell’attaccamento non
consapevole, nella adesione al senso comune delle tecniche educative e nella
trasmissione del senso della spiritualità.
Per
attaccamento non consapevole si intende il trasferimento dei propri bisogni e
delle proprie esperienze di attaccamento[1]
(saziato o non saziato) verso i propri figli. I dati più significativi che
mergono nel nostro campione sono:
1) E' molto
interessante il fatto che le madri confermanti[2] verso
i loro figli abbiano ricevuto conferme dalle loro madri (hanno avuto mamme poco
ambivalenti[3]
[0,52364] e poco evitanti [-0,54361], abbastanza confermanti [0,417057] e
nutrienti[4]
[0,407577]. La conferma produce conferma.
2) Quanto più
le intervistate sentono di dover essere liberanti[5] nei
confronti dei loro figli tanto meno hanno avuto mamme disorganizzate[6]
[-0,41778] e poco liberanti [-0,4206]. L'attaccamento disorganizzato
(atteggiamenti non prevedibili e routine non consolidate e chiare, oscillazioni
di umore, ecc.) produce la necessità di sentirsi liberi perché in qualche modo
ha ingenerato dipendenza. Pertanto questa madri sentono il bisogno di essere
liberanti nei confronti dei loro figli.
3) Quanto più
le intervistate sentono di dover essere ambivalenti tanto
più hanno avuto mamme particolarmente ambivalenti [0,428649] e poco nutrienti
[-0,48432] tanto più rischiano esse stesse di essere ambivalenti e poco
nutrienti.
Le mamme
esprimono modelli di attaccamento derivati dall’attingere al modello
materno ricevuto o, al contrario, dal rifiutare il modello materno ricevuto
senza però porsi il problema della giusta scelta. L’impressione è quella di un
forte bisogno di etero direzione. Tra le intervistate non emergono atteggiamenti
evitanti[7]
molto probabilmente in ragione delle caratteristiche esistenziali e di
personalità che la qualità delle partecipanti al convegno esprime.
·
i valori
educativi trasmessi a maschi e femmine DIFFERISCONO nonostante le pari
opportunità. Ai figli maschi vengono richiesti maggiore responsabilità e
impegno, alle femmine maggior libertà ed uguaglianza con Radicale ribaltamento
dei modelli tradizionali
·
Prevalgono
interventi dinamici equilibrio negli opposti ma ampie indecisioni sulle
questioni più attuali. Ad eccezione dei complimenti e delle consolazioni vengono
prescelte con maggior frequenza modalità regolative e operative (cognitive e
dinamiche). I contenuti EDUCATIVI SPIRITUALI sono prevalentemente intimisti e
devozionali (nascosti e indicibili). La spiritualità trasmessa è sempre meno
relazionale/sociale e sempre più ricerca ed emozione (confina con il pensiero
magico o fantasy). Dove è finita la roccia su cui costruire?
In sintesi: La
percezione complessiva è quella di madri che si affidano ad un “istinto” che non
funziona più e che non cercano risposte finalizzate a degli scopi chiari e
orientati ma si affidano al caso o alla loro esperienza di figlie o alle
suggestioni dei mass media restando peraltro insoddisfatte di quanto hanno
ricevuto.
IL DIBATTITO
SU FEMMINILE E MATERNO
Liberare il
"materno" dal "femminile" non significa per noi donne corrompere la nostra
natura, la nostra femminilità, significa considerare la maternità non
collegata solo alla persona generante, che è biologicamente femmina, ma alla
persona nutre con una particolare affettività, che è specificamente materna. Di
conseguenza è biologicamente partoriente chi genera, ma è madre chi diventa in
grado di sperimentare la specifica irradiazione affettiva del materno verso il
cucciolo di uomo.
La maternità è
un percorso di crescita della persona che si prende cura, che osserva, che
sostiene e che sa stare a distanza, che non condiziona le scelte ma pone delle
perplessità, che non si aggrappa ma prende per mano, che non consuma le
emozioni, biologicamente e psicologicamente, indotte in lei dal cucciolo di uomo
ma lo nutre con il sentimento materno.
Ciò implica
una profonda distinzione tra il femminile e il materno, sia in senso evolutivo
giacché il femminile maturo ed adulto raggiunge il traguardo del sentimento
materno indipendentemente dall’aver generato biologicamente figli propri, sia in
senso esclusivo ovvero laddove emerge il materno scompare il femminile e laddove
è prevalente il femminile non può venire alla luce il materno.
Femminile e
materno sono due stati dell’essere non sovrapponibili ma alternativi l’uno
all’altro e disponibili come potenzialità di vissuti per la donna a seconda
delle circostanze sociali e delle contingenze relazionali che ciascuna donna
vive nella sua quotidianità.
La miscela tra
queste due dimensioni dell’affettività è sempre altamente pericolosa sia quando
la donna sceglie di essere materna nei confronti del proprio partner, sia quando
sceglie di essere femminile nel rapporto con i propri figli e figlie.
Emilia Scotto
[1]
Accanto alle 3 categorie dell’attaccamento insicuro di Bowbly
(evitante, ambivalente e disorganizzato) abbiamo aggiunto una
tripartizione dell’attaccamento sicuro fondandolo sul modello nutriente,
liberante e confermante. Nelle note successive sono contenute alcune
brevi didascalie per spiegare l’uso di questi termini sia nella
accezione bowlbiana sia nella nostra ulteriore specificazione positiva.
[2]
Una madre confermante sa avere un contatto affettivo che trasmette
certezza senza avvolgere il figlio.
È quell’abbraccio lì che mi dice: non avere paura. E la paura se ne va.
(Cecilia Seppia)
Da grande diventerò un uomo, come la mamma. (Agostino Bellini)
La figlia di una buona madre è la madre di una buona figlia. (Proverbio
cinese)
[3]
Una madre ambivalente vive di preoccupazioni per il figlio e non sa
prendere una posizione chiara nelle scelte educative e mostra bisogno di
sostegno e indicazioni.
Maglione = indumento indossato dal bambino quando sua madre sente
freddo. (Ambrose Bierce)
La madre pietosa, fa la figlia tignosa. (Proverbio)
Una mamma ha due doveri: preoccuparsi ed evitare di farlo. (E.M.
Forster)
Chi ti ama più di mamma ti inganna. (Proverbio)
[4]
Una madre nutriente sa avere un
contatto che trasmette affettività e sazia il bimbo facendolo
sentire amato.
Per pronunciare la parola “mamma” la bocca bacia due volte. (Enrico
Battista)
La mia unica consolazione, quando salivo a coricarmi, era che la mamma
sarebbe venuta a darmi un bacio una volta che fossi a letto. (Marcel
Proust)
La mamma è quella persona che vedendo che i pezzi di torta sono quattro
e le persone sono cinque, dice che i dolci non le sono mai piaciuti.
(Tenneva Jordan)
[5]
Una madre liberante sa amare da lontano senza avvolgere ma senza
abbandonare attua un attaccamento liberante.
Una madre si china sul suo bambino intorpidito dalla stanchezza e canta
una canzone. (Christian Bobin)
Se anche solo per un istante pensavo di essere strana, gli occhi di mia
madre mi guardavano da sopra gli occhiali, e come due puntine da disegno
mi fissavano saldamente al mio posto nel mondo. (Banana Yoshimoto)
Il rapporto madre-figlio è paradossale. Richiede il più intenso amore
dal lato della madre, ma questo amore deve aiutare il bambino a crescere
lontano dalla madre, e a diventare completamente indipendente. (Erich
Fromm)
[6]
Una madre disorganizzata ha atteggiamenti imprevedibili tanto che i
figli non riescono a capire cosa pensa e cosa fa
Se non riuscite a crescere bene i vostri figli, non penso che tutte le
altre cose che fate abbiano molta importanza. (Jacqueline Kennedy)
La madre è la nostra prima storia d’amore. E se poi la odiamo, ci
portiamo dietro quella rabbia e la riversiamo su chi amiamo. E se la
perdiamo, dove la ritroveremo? (Jeanette Winterson)
Il primo comandamento dell’essere genitore: sii sempre coerente.
(Marcelene Cox)
[7]
Una madre evitante ama con freddezza
e mette le regole al primo posto nel suo rapporto con il figlio
L’amore di certe madri è come una corda passata intorno al collo del
figlio: al minimo movimento di quest’ultimo verso la vita, il nodo
scivolando si stringe. (Christian Bobin)
Saprai che i tuoi figli stanno crescendo, quando iniziano a fare domande
che hanno delle risposte. (John J. Plomb)
Se i figli possono confessare francamente di annoiarsi coi genitori, una
madre non può mai confessare di annoiarsi coi figli senza sembrare
snaturata. (Alba de Céspedes)
SLIDE DEI DATI